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Sara Marini

L’Inps, con propria circolare n. 53 del 5.3.2025, fornisce le istruzioni per l’applicazione delle disposizioni introdotte dalla legge 30 dicembre 2024, n. 207 (legge di Bilancio 2025), in materia di: effetti pensionistici in materia di limiti ordinamentali per i dipendenti della pubblica Amministrazione; articolo 2-ter del decreto-legge 2 marzo 1974, n. 30, convertito, con modificazioni, dalla legge 16 aprile 1974, n. 114; pensione anticipata opzione donna e pensione anticipata flessibile di cui al decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26; APE sociale di cui alla legge 11 dicembre 2016, n. 232; incremento delle pensioni di importo pari o inferiore al trattamento minimo INPS di cui al comma 310 della legge 29 dicembre 2022, n. 197; incremento della maggiorazione sociale riconosciuta in favore di soggetti disagiati di cui all’articolo 38 della legge 28 dicembre 2001, n. 448; beneficio di cui all’articolo 1, comma 40, della legge 8 agosto 1995, n. 335, in favore delle lavoratrici madri nel sistema contributivo.

Effetti pensionistici derivanti dalla modifica dei limiti ordinamentali. Articolo 1, comma 162, della legge n. 207 del 2024

La nuova legge di bilancio prevede che il limite massimo ordinamentale di età è fissato a 67 anni fermo restando i limiti più elevati esistenti per alcune categoria di lavoratori pubblici.

Viene di conseguenza abrogato l’art. 2, comma 5 della legge 101/2013 che aveva confermato il limite ordinamentale dell’età a 65 anni e che consentiva alle Amministrazioni pubbliche di procedere al collocamento a riposo d’ufficio al personale che avendo raggiunto i requisiti per la pensione anticipata legge Fornero, compiva i 65 anni di età. Naturalmente l’abolizione delle possibilità di accedere alla pensione di vecchiaia anticipata con i 65 anni comporterà il ritardo della liquidazione del TFS (prima tranche 12 mesi dopo il compimento dei 67 anni).

Quindi, ai fini pensionistici, si precisa che ai sensi dell’articolo 1, commi da 157 a 159, della legge 30 dicembre 2023, n. 213 (legge di Bilancio 2024), le quote di pensione liquidate con il sistema retributivo e riferite ad anzianità inferiori a 15 anni al 31 dicembre 1995 per gli iscritti alla Cassa per le pensioni ai dipendenti degli enti locali (CPDEL), alla Cassa per le pensioni ai sanitari (CPS), alla Cassa per le pensioni agli insegnanti di asilo e di scuole elementari parificate (CPI) e alla Cassa per le pensioni agli ufficiali giudiziari, agli aiutanti ufficiali giudiziari e ai coadiutori (CPUG) sono calcolate con le aliquote di rendimento di cui all’Allegato II della medesima legge di Bilancio 2024.

Tenuto conto che le disposizioni sopra citate non trovano applicazione nei casi di cessazione dal servizio per applicazione dei limiti ordinamentali, si rappresenta che in caso di risoluzione del rapporto di lavoro per dimissioni intervenute a partire dall’anno 2025, in presenza di un’età anagrafica pari o superiore a 65 anni ma inferiore a 67, le relative quote di pensione calcolate con il sistema retributivo vengono determinate con le aliquote di rendimento di cui all’Allegato II della legge di Bilancio 2024.

Abrogazione dell’articolo 2-ter del decreto-legge n. 30 del 1974

L’articolo 1, comma 172, della legge di Bilancio 2025 abroga, con effetto dal 1° gennaio 2025, l’articolo 2-ter del decreto-legge n. 30 del 1974,rubricato “Utilizzazione dei contributi accreditati nell’assicurazione generale obbligatoria ai pensionati delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi”.

” Art. 2-ter

(Utilizzazione dei contributi accreditati nell’assicurazione generale obbligatoria ai pensionati delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi)

Il titolare di pensione liquidata a carico delle gestioni speciali per i coltivatori diretti, mezzadri e coloni, per gli artigiani e per gli esercenti attività commerciali ha diritto a liquidare la pensione prevista dalle norme dell’assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti, con la decorrenza di legge, quando tutti i requisiti risultino perfezionati nell’assicurazione stessa indipendentemente dai contributi accreditati nelle gestioni speciali predette.

Ai fini del perfezionamento del diritto a pensione nell’assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti sono considerati utili anche i contributi della predetta assicurazione eventualmente utilizzati per la liquidazione della pensione a carico della gestione speciale ovvero di un supplemento di essa.

La pensione della gestione speciale per i lavoratori autonomi è revocata con effetto dalla data di decorrenza della pensione a carico della assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti.

Ricorrendo, alla data del decesso del dante causa, le condizioni di cui ai precedenti commi, i superstiti di pensionati a carico delle gestioni speciali per i coltivatori diretti, mezzadri e coloni, per gli artigiani e per gli esercenti attività commerciali hanno diritto a liquidare la pensione di riversibilità nella assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti.

Si precisa che la disciplina abrogata rimane in vigore per le domande di pensione presentate dai pensionati e dai superstiti di pensionato entro il 31 dicembre 2024.

Pensione anticipata opzione donna – “Pensione di Anzianità Opzione Donna”

L’articolo 1, comma 173, della legge di Bilancio 2025 rinnova la possibilità di accedere alla pensione anticipata opzione donna di cui all’articolo 16, comma 1-bis, del decreto-legge n. 4 del 2019 alle lavoratrici che abbiano perfezionato i requisiti richiesti entro il 31 dicembre 2024.

In particolare, possono accedere alla pensione in argomento le lavoratrici che, entro il 31 dicembre 2024, abbiano maturato un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni “effettivi”, cioè senza la contribuzione da disoccupazione, malattia ed infortunio, pari a settimane 1.820 e un’età anagrafica di almeno 61 anni e che, alla data della domanda, si trovino in una delle condizioni indicate nella medesima norma.

Il requisito anagrafico richiesto di 61 anni è ridotto di un anno per ogni figlio nel limite massimo di due anni.

In merito alle condizioni richieste (le condizioni richieste: • che assistano da almeno 6 mesi il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap grave, ovvero un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto 70 anni oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti (per lavoratrici dipendenti, pubbliche e private, e lavoratrici autonome); • che abbiano una riduzione della capacità lavorativa uguale o superiore al 74% accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile (per lavoratrici dipendenti, pubbliche e private, e lavoratrici autonome); • che siano lavoratrici licenziate o dipendenti da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale presso la struttura per la crisi d’impresa. In questo caso, la riduzione di due anni del requisito anagrafico di 61 anni trova applicazione a prescindere dal numero di figli (solo per le lavoratrici dipendenti private), quindi anche qui si torna a 59 anni di età anagrafica.), come precisato nella circolare n. 59 del 3 maggio 2024, le stesse devono sussistere alla data di presentazione della domanda e non devono essere oggetto di ulteriore verifica nel caso di accesso alla pensione alla prima decorrenza utile del trattamento pensionistico.

La pensione anticipata opzione donna è liquidata secondo le regole di calcolo del sistema contributivo previste dal decreto legislativo 30 aprile 1997, n. 180.

Ai fini dell’accesso alla pensione in esame si applicano le disposizioni in materia di decorrenza previste dall’articolo 12, comma 2, del decreto-legge n. 78 del 2010 (c.d. finestra mobile, 12 mesi per le lavoratrici dipendenti e 18 mesi per le lavoratrici autonomi).

In merito alla decorrenza della pensione, nel caso di perfezionamento dei requisiti nel corso dell’anno 2024, la decorrenza del trattamento pensionistico non può essere, comunque, anteriore al 1° febbraio 2025, per le lavoratrici dipendenti e autonome la cui pensione è liquidata a carico dell’AGO e delle forme sostitutive della medesima, e al 2 gennaio 2025, per le lavoratrici dipendenti la cui pensione è liquidata a carico delle forme esclusive della medesima.

Con riferimento alla decorrenza del trattamento pensionistico per le lavoratrici del comparto Scuola e dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM) trovano applicazione le disposizioni di cui all’articolo 59, comma 9, della legge 27 dicembre 1997, n. 449.

Pagine: 1 2

Advertentie

Recepito dall’Inps l’aumento del 5,4% sull’anno precedente. E’ quindi possibile calcolare con esattezza una pensione con decorrenza 2024. I coefficienti servono per rivalutare le retribuzioni per la determinazione della base annua pensionabile delle anzianità anteriori al 31.12.1995 (31.12.2011 per chi ha 18 anni di contribuzione al 31.12.1995)

E’ finalmente possibile calcolare con esattezza l’importo delle pensioni con decorrenza nel 2024. L’Inps ha, infatti, aggiornato con messaggio n. 840/2024 i coefficienti di rivalutazione degli stipendi, quei valori che consentono di determinare, la media delle retribuzioni pensionabili percepite ai fini del calcolo delle quota degli assegni che sono ancora soggette al sistema di calcolo retributivo per i lavoratori iscritti presso l’assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti e le gestioni speciali dei lavoratori autonomi (artigiani, commercianti e coltivatori diretti) e le gestioni sostitutive della medesima (Ex-Inpdai, Telefonici, Elettrici, Volo eccetera).

Il calcolo retributivo, infatti, pur essendo stato definitivamente soppresso dal 1° gennaio 2012 continua ad essere utilizzato per determinare le quote dell’assegno riferite ai periodi precedenti cioè per quei lavoratori in possesso di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995. E si basa principalmente su due elementi. Il primo è quello del numero degli anni di contribuzione unito alla media delle retribuzioni lorde aggiornate e riferite agli ultimi anni di attività. L’ammontare della prestazione pensionistica è pari al 2% del reddito pensionabile per ogni anno di contribuzione: con 25 anni di contributi si ha diritto al 50% della media degli ultimi stipendi, con 35 anni di contributi si ha diritto al 70% sino a raggiungere l’80% con 40 anni di contribuzione. Le aliquote di rendimento diminuiscono poi gradualmente al crescere della retribuzione pensionabile.

La rendita è costituita dalla somma di due distinte quote, la quota A e la quota B. La prima corrisponde all’importo relativo alle anzianità contributive maturate fino al 31 dicembre 1992; l’altra, la B, si riferisce alle anzianità acquisite dal 1° gennaio 1993 sino al 31 dicembre 2011 (per chi può vantare almeno 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995) oppure sino al 31 dicembre 1995 (per chi vanta meno di 18 anni di contributi alla predetta data). Per i lavoratori dipendenti la base pensionabile della quota A è costituita dalla media degli stipendi degli ultimi 5 anni che precedono la decorrenza della pensione. La base pensionabile della quota B si determina invece dalla media annua delle retribuzioni degli ultimi 10 anni (520 settimane contributive) se il lavoratore è in possesso di almeno 15 anni di contributi al 31 dicembre 1992 oppure dalla media degli ultimi cinque anni di retribuzione anteriori al 1993 più quelle percepite dal 1° gennaio 1993 sino alla decorrenza della pensione (se il lavoratore è in possesso di meno di 15 anni di contributi alla predetta data). In tabella i valori validi per il 2024.

Gli importi impiegati per il conteggio non sono però quelli effettivamente incassati nella busta paga dal lavoratore ma sono quelli rivalutati tenendo conto dell’inflazione ed escludendo l’anno di decorrenza e quello immediatamente precedente. Dopo due anni di inflazione galoppante (+8,1% nel 2022 e + 5,4% nel 2023) si registrano effetti particolarmente positivi. Per esempio uno stipendio di 30mila euro nel 2020 in pensione vale 34.830€ (cioè + 16%) se riferito alla quota A e ben 35.868€ (cioè + 19%) se riferito alla quota B di pensione.

Si ricorda che per le pensioni con de­correnza dal 2012, il calcolo della rendita deve tener conto, oltre alle due fette di pensione calcolata con il metodo retributivo, anche di una ulteriore quota (C), riferita all’anzianità acqui­sita successivamente al 31 dicembre 2011 per tutti co­loro che potevano contare su 18 anni di versamenti al 31 dicembre 1995, i quali avevano in precedenza be­neficiato del solo criterio retributivo. Chi invece ha meno di 18 anni di contributi al 31.12.1995 la quota contributiva è più ampia e decorre dal 1° gennaio 1996.

Advertentie

L’Inps, con propria circolare n. 53 del 5.3.2025, fornisce le istruzioni per l’applicazione delle disposizioni introdotte dalla legge 30 dicembre 2024, n. 207 (legge di Bilancio 2025), in materia di: effetti pensionistici in materia di limiti ordinamentali per i dipendenti della pubblica Amministrazione; articolo 2-ter del decreto-legge 2 marzo 1974, n. 30, convertito, con modificazioni, dalla legge 16 aprile 1974, n. 114; pensione anticipata opzione donna e pensione anticipata flessibile di cui al decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26; APE sociale di cui alla legge 11 dicembre 2016, n. 232; incremento delle pensioni di importo pari o inferiore al trattamento minimo INPS di cui al comma 310 della legge 29 dicembre 2022, n. 197; incremento della maggiorazione sociale riconosciuta in favore di soggetti disagiati di cui all’articolo 38 della legge 28 dicembre 2001, n. 448; beneficio di cui all’articolo 1, comma 40, della legge 8 agosto 1995, n. 335, in favore delle lavoratrici madri nel sistema contributivo.

Effetti pensionistici derivanti dalla modifica dei limiti ordinamentali. Articolo 1, comma 162, della legge n. 207 del 2024

La nuova legge di bilancio prevede che il limite massimo ordinamentale di età è fissato a 67 anni fermo restando i limiti più elevati esistenti per alcune categoria di lavoratori pubblici.

Viene di conseguenza abrogato l’art. 2, comma 5 della legge 101/2013 che aveva confermato il limite ordinamentale dell’età a 65 anni e che consentiva alle Amministrazioni pubbliche di procedere al collocamento a riposo d’ufficio al personale che avendo raggiunto i requisiti per la pensione anticipata legge Fornero, compiva i 65 anni di età. Naturalmente l’abolizione delle possibilità di accedere alla pensione di vecchiaia anticipata con i 65 anni comporterà il ritardo della liquidazione del TFS (prima tranche 12 mesi dopo il compimento dei 67 anni).

Quindi, ai fini pensionistici, si precisa che ai sensi dell’articolo 1, commi da 157 a 159, della legge 30 dicembre 2023, n. 213 (legge di Bilancio 2024), le quote di pensione liquidate con il sistema retributivo e riferite ad anzianità inferiori a 15 anni al 31 dicembre 1995 per gli iscritti alla Cassa per le pensioni ai dipendenti degli enti locali (CPDEL), alla Cassa per le pensioni ai sanitari (CPS), alla Cassa per le pensioni agli insegnanti di asilo e di scuole elementari parificate (CPI) e alla Cassa per le pensioni agli ufficiali giudiziari, agli aiutanti ufficiali giudiziari e ai coadiutori (CPUG) sono calcolate con le aliquote di rendimento di cui all’Allegato II della medesima legge di Bilancio 2024.

Tenuto conto che le disposizioni sopra citate non trovano applicazione nei casi di cessazione dal servizio per applicazione dei limiti ordinamentali, si rappresenta che in caso di risoluzione del rapporto di lavoro per dimissioni intervenute a partire dall’anno 2025, in presenza di un’età anagrafica pari o superiore a 65 anni ma inferiore a 67, le relative quote di pensione calcolate con il sistema retributivo vengono determinate con le aliquote di rendimento di cui all’Allegato II della legge di Bilancio 2024.

Abrogazione dell’articolo 2-ter del decreto-legge n. 30 del 1974

L’articolo 1, comma 172, della legge di Bilancio 2025 abroga, con effetto dal 1° gennaio 2025, l’articolo 2-ter del decreto-legge n. 30 del 1974,rubricato “Utilizzazione dei contributi accreditati nell’assicurazione generale obbligatoria ai pensionati delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi”.

” Art. 2-ter

(Utilizzazione dei contributi accreditati nell’assicurazione generale obbligatoria ai pensionati delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi)

Il titolare di pensione liquidata a carico delle gestioni speciali per i coltivatori diretti, mezzadri e coloni, per gli artigiani e per gli esercenti attività commerciali ha diritto a liquidare la pensione prevista dalle norme dell’assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti, con la decorrenza di legge, quando tutti i requisiti risultino perfezionati nell’assicurazione stessa indipendentemente dai contributi accreditati nelle gestioni speciali predette.

Ai fini del perfezionamento del diritto a pensione nell’assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti sono considerati utili anche i contributi della predetta assicurazione eventualmente utilizzati per la liquidazione della pensione a carico della gestione speciale ovvero di un supplemento di essa.

La pensione della gestione speciale per i lavoratori autonomi è revocata con effetto dalla data di decorrenza della pensione a carico della assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti.

Ricorrendo, alla data del decesso del dante causa, le condizioni di cui ai precedenti commi, i superstiti di pensionati a carico delle gestioni speciali per i coltivatori diretti, mezzadri e coloni, per gli artigiani e per gli esercenti attività commerciali hanno diritto a liquidare la pensione di riversibilità nella assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti.

Si precisa che la disciplina abrogata rimane in vigore per le domande di pensione presentate dai pensionati e dai superstiti di pensionato entro il 31 dicembre 2024.

Pensione anticipata opzione donna – “Pensione di Anzianità Opzione Donna”

L’articolo 1, comma 173, della legge di Bilancio 2025 rinnova la possibilità di accedere alla pensione anticipata opzione donna di cui all’articolo 16, comma 1-bis, del decreto-legge n. 4 del 2019 alle lavoratrici che abbiano perfezionato i requisiti richiesti entro il 31 dicembre 2024.

In particolare, possono accedere alla pensione in argomento le lavoratrici che, entro il 31 dicembre 2024, abbiano maturato un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni “effettivi”, cioè senza la contribuzione da disoccupazione, malattia ed infortunio, pari a settimane 1.820 e un’età anagrafica di almeno 61 anni e che, alla data della domanda, si trovino in una delle condizioni indicate nella medesima norma.

Il requisito anagrafico richiesto di 61 anni è ridotto di un anno per ogni figlio nel limite massimo di due anni.

In merito alle condizioni richieste (le condizioni richieste: • che assistano da almeno 6 mesi il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap grave, ovvero un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto 70 anni oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti (per lavoratrici dipendenti, pubbliche e private, e lavoratrici autonome); • che abbiano una riduzione della capacità lavorativa uguale o superiore al 74% accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile (per lavoratrici dipendenti, pubbliche e private, e lavoratrici autonome); • che siano lavoratrici licenziate o dipendenti da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale presso la struttura per la crisi d’impresa. In questo caso, la riduzione di due anni del requisito anagrafico di 61 anni trova applicazione a prescindere dal numero di figli (solo per le lavoratrici dipendenti private), quindi anche qui si torna a 59 anni di età anagrafica.), come precisato nella circolare n. 59 del 3 maggio 2024, le stesse devono sussistere alla data di presentazione della domanda e non devono essere oggetto di ulteriore verifica nel caso di accesso alla pensione alla prima decorrenza utile del trattamento pensionistico.

La pensione anticipata opzione donna è liquidata secondo le regole di calcolo del sistema contributivo previste dal decreto legislativo 30 aprile 1997, n. 180.

Ai fini dell’accesso alla pensione in esame si applicano le disposizioni in materia di decorrenza previste dall’articolo 12, comma 2, del decreto-legge n. 78 del 2010 (c.d. finestra mobile, 12 mesi per le lavoratrici dipendenti e 18 mesi per le lavoratrici autonomi).

In merito alla decorrenza della pensione, nel caso di perfezionamento dei requisiti nel corso dell’anno 2024, la decorrenza del trattamento pensionistico non può essere, comunque, anteriore al 1° febbraio 2025, per le lavoratrici dipendenti e autonome la cui pensione è liquidata a carico dell’AGO e delle forme sostitutive della medesima, e al 2 gennaio 2025, per le lavoratrici dipendenti la cui pensione è liquidata a carico delle forme esclusive della medesima.

Con riferimento alla decorrenza del trattamento pensionistico per le lavoratrici del comparto Scuola e dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM) trovano applicazione le disposizioni di cui all’articolo 59, comma 9, della legge 27 dicembre 1997, n. 449.

Pagine: 1 2

Advertentie

Recepito dall’Inps l’aumento del 5,4% sull’anno precedente. E’ quindi possibile calcolare con esattezza una pensione con decorrenza 2024. I coefficienti servono per rivalutare le retribuzioni per la determinazione della base annua pensionabile delle anzianità anteriori al 31.12.1995 (31.12.2011 per chi ha 18 anni di contribuzione al 31.12.1995)

E’ finalmente possibile calcolare con esattezza l’importo delle pensioni con decorrenza nel 2024. L’Inps ha, infatti, aggiornato con messaggio n. 840/2024 i coefficienti di rivalutazione degli stipendi, quei valori che consentono di determinare, la media delle retribuzioni pensionabili percepite ai fini del calcolo delle quota degli assegni che sono ancora soggette al sistema di calcolo retributivo per i lavoratori iscritti presso l’assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti e le gestioni speciali dei lavoratori autonomi (artigiani, commercianti e coltivatori diretti) e le gestioni sostitutive della medesima (Ex-Inpdai, Telefonici, Elettrici, Volo eccetera).

Il calcolo retributivo, infatti, pur essendo stato definitivamente soppresso dal 1° gennaio 2012 continua ad essere utilizzato per determinare le quote dell’assegno riferite ai periodi precedenti cioè per quei lavoratori in possesso di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995. E si basa principalmente su due elementi. Il primo è quello del numero degli anni di contribuzione unito alla media delle retribuzioni lorde aggiornate e riferite agli ultimi anni di attività. L’ammontare della prestazione pensionistica è pari al 2% del reddito pensionabile per ogni anno di contribuzione: con 25 anni di contributi si ha diritto al 50% della media degli ultimi stipendi, con 35 anni di contributi si ha diritto al 70% sino a raggiungere l’80% con 40 anni di contribuzione. Le aliquote di rendimento diminuiscono poi gradualmente al crescere della retribuzione pensionabile.

La rendita è costituita dalla somma di due distinte quote, la quota A e la quota B. La prima corrisponde all’importo relativo alle anzianità contributive maturate fino al 31 dicembre 1992; l’altra, la B, si riferisce alle anzianità acquisite dal 1° gennaio 1993 sino al 31 dicembre 2011 (per chi può vantare almeno 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995) oppure sino al 31 dicembre 1995 (per chi vanta meno di 18 anni di contributi alla predetta data). Per i lavoratori dipendenti la base pensionabile della quota A è costituita dalla media degli stipendi degli ultimi 5 anni che precedono la decorrenza della pensione. La base pensionabile della quota B si determina invece dalla media annua delle retribuzioni degli ultimi 10 anni (520 settimane contributive) se il lavoratore è in possesso di almeno 15 anni di contributi al 31 dicembre 1992 oppure dalla media degli ultimi cinque anni di retribuzione anteriori al 1993 più quelle percepite dal 1° gennaio 1993 sino alla decorrenza della pensione (se il lavoratore è in possesso di meno di 15 anni di contributi alla predetta data). In tabella i valori validi per il 2024.

Gli importi impiegati per il conteggio non sono però quelli effettivamente incassati nella busta paga dal lavoratore ma sono quelli rivalutati tenendo conto dell’inflazione ed escludendo l’anno di decorrenza e quello immediatamente precedente. Dopo due anni di inflazione galoppante (+8,1% nel 2022 e + 5,4% nel 2023) si registrano effetti particolarmente positivi. Per esempio uno stipendio di 30mila euro nel 2020 in pensione vale 34.830€ (cioè + 16%) se riferito alla quota A e ben 35.868€ (cioè + 19%) se riferito alla quota B di pensione.

Si ricorda che per le pensioni con de­correnza dal 2012, il calcolo della rendita deve tener conto, oltre alle due fette di pensione calcolata con il metodo retributivo, anche di una ulteriore quota (C), riferita all’anzianità acqui­sita successivamente al 31 dicembre 2011 per tutti co­loro che potevano contare su 18 anni di versamenti al 31 dicembre 1995, i quali avevano in precedenza be­neficiato del solo criterio retributivo. Chi invece ha meno di 18 anni di contributi al 31.12.1995 la quota contributiva è più ampia e decorre dal 1° gennaio 1996.

Advertentie

Una collisione tra due aerei ha causato la morte di un pilota spagnolo e lievi ferite a un altro pilota portoghese.

La Procura della Repubblica (MP) ha aperto un’inchiesta sulle circostanze dell’incidente aereo al festival Beja AirShow, che ha causato un morto e un ferito lieve, ha rivelato oggi la Procura Generale (PGR).

In risposta alle domande poste dall’agenzia di stampa Lusa via e-mail, la PGR si è limitata a confermare che è stata avviata un’inchiesta, senza fornire ulteriori dettagli.

L’incidente, avvenuto alle 16.05 di domenica, durante il festival Beja AirShow, presso la base aerea n. 11 (BA11), e che ha coinvolto due velivoli, ha causato la morte di un pilota spagnolo e lievi ferite a un altro pilota portoghese.

Il pilota che ha riportato lievi ferite, di 37 anni, è stato dimesso dall’ospedale domenica sera, ha dichiarato alla Lusa una fonte dell’Unità Sanitaria Locale del Baixo Alentejo (ULSBA).

I due piloti appartengono alla pattuglia iberica Yakstars, una squadra di esibizione acrobatica composta da sei aerei, con piloti portoghesi e spagnoli.

Uno dei velivoli della pattuglia, che stava partecipando alla dimostrazione aerea al Beja AirShow, è atterrato all’aerodromo municipale di Évora poco dopo l’incidente, ha dichiarato oggi a Lusa il direttore di questa infrastruttura, Joaquim Piteira.

“L’aereo è stato deviato a Évora su consiglio della torre di controllo di Beja. È stata una procedura di sicurezza, perché non poteva atterrare subito e poi, quando sono iniziate le operazioni di soccorso, è arrivato qui”, ha detto.

Secondo il direttore dell’aerodromo e comandante del servizio municipale di protezione civile di Évora, l’aereo è ancora lì lunedì mattina.

Secondo l’Aeronautica Militare, organizzatrice del festival, dei due velivoli coinvolti nell’incidente, uno è precipitato “fuori dal perimetro della base aerea e l’altro è atterrato sul posto”.

“Non ci sono state vittime a terra tra le persone che stavano partecipando all’evento nelle immediate vicinanze”, ha sottolineato l’Aeronautica.

L’Aeronautica militare ha inoltre precisato di aver messo in campo “tutti i mezzi per indagare sull’incidente” e che, a causa dell’accaduto, l’evento è stato immediatamente cancellato.

L’Ufficio per la prevenzione e l’investigazione degli incidenti aerei e ferroviari (GPIAAF) ha inviato una squadra al BA11 domenica, ha dichiarato a Lusa una fonte dell’organizzazione.

“Il GPIAAF è in contatto con l’Aeronautica Militare per quanto riguarda le attività di indagine”, poiché il festival in cui si è verificato l’incidente “è organizzato e ha uno spazio aereo controllato” da questa branca delle Forze Armate, ha aggiunto la stessa fonte.

Advertentie

Il decotto di cipolla e aglio nel latte è un’antica ricetta che è stata a lungo utilizzata nella medicina popolare per rafforzare l’immunità, il ringiovanimento della pelle e il recupero generale dell’organismo. Questa bevanda non solo è ricca di vitamine e minerali, ma contiene anche composti fitochimici unici che promuovono una salute migliore.

Ingredienti:

  • – 1 cipolla
  • – 3 spicchi d’aglio
  • – 500 ml di latte

Preparazione:

1. Sbucciare la cipolla e l’aglio e tagliarli a pezzettoni.
2. In una casseruola, aggiungere il latte, la cipolla e l’aglio.
3. Portare a ebollizione, quindi ridurre la fiamma e cuocere a fuoco basso per circa 10-15 minuti.
4. Togliere dal fuoco e lasciare in infusione il brodo per un po’.
5. Filtrate il decotto e potete berlo.

Benefici del decotto di cipolla e aglio nel latte:

1. Rafforzamento delle difese immunitarie: la cipolla e l’aglio contengono antiossidanti che aiutano a combattere virus e infezioni.
2. Ringiovanimento della pelle: gli antiossidanti aiutano a rallentare il processo di invecchiamento della pelle.
3. Miglioramento della digestione: l’aglio aiuta a migliorare la digestione e ad alleviare i disturbi di stomaco.
4. salute generale: il consumo regolare del decotto può contribuire a ridurre i livelli di colesterolo, a rafforzare il sistema cardiovascolare e a migliorare il tono generale del corpo.

Tuttavia, è consigliabile consultare un medico prima di iniziare ad assumere il decotto di cipolla e aglio nel latte, soprattutto se si soffre di malattie croniche o allergie. Non bisogna esagerare con questa bevanda, perché un eccesso di aglio può causare irritazioni allo stomaco.

Il decotto di cipolla e aglio nel latte non è solo utile, ma anche delizioso per mantenere salute e bellezza. Provate questa bevanda e sentite i suoi effetti benefici sul vostro corpo!

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Questa coppia ha già dimostrato più volte le proprie capacità di ballo! La kizomba nella loro esibizione non può lasciare indifferenti! Tanta tenerezza e passione in un solo video! È un piacere guardarli!

Nel mondo moderno esiste un’enorme varietà di direzioni di danza. Ma, senza dubbio, è la danza kizomba ad essere diventata recentemente la più popolare. La kizomba è già riuscita a guadagnare popolarità in molti paesi del mondo.

Questa tendenza di danza è nata in Angola, ma per molto tempo non è stata riconosciuta nei Paesi europei. Tuttavia, con il passare del tempo, tutto è cambiato. Attualmente, in tutto il mondo esistono scuole speciali che insegnano la kizomba. Veri professionisti sono pronti a insegnare questo tipo di danza a tutti coloro che sono realmente interessati. Si noti che la kizomba è uno dei balli che rivela pienamente l’intera gamma di sentimenti ed emozioni

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Lo scenario meteo resta instabile soprattutto sul Nord Italia, ma da domani la situazione cambierà: il ritorno dell’anticiclone garantirà una maggior stabilità atmosferica e un deciso aumento delle temperature.
Intanto, per la giornata di oggi si profila il transito di un impulso instabile (perturbazione numero 3 di giugno) che rinnoverà il rischio di temporali sul Nord Italia, con pochi effetti marginali anche sulle zone interne del Centro.

In seguito da mercoledì si conferma il rinforzo di un’alta pressione in estensione dal Nord Africa e associata ad aria più calda di origine sub-tropicale con stabilità diffusa e temperature in aumento verso valori oltre la norma. Il clima pienamente estivo sarà caratterizzato da punte vicine ai 30 gradi al Nord e valori anche superiori al Centro-Sud; i picchi più elevati potrebbero interessare verso la fine della settimana la Sardegna, dove lo Scirocco potrebbe spingere il termometro anche oltre i 35 gradi.

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Invece di gettarli via senza fine, potete trovare per loro un uso insolito.

Ad esempio, le clip possono essere utili per tenere in ordine le cuffie, i cui fili si annodano e si intrecciano costantemente tra loro. Per risolvere questo fastidioso problema, basta arrotolare con cura i fili e fissarli con una clip, ottenendo così una soluzione molto ergonomica.

Inoltre, le clip possono essere utili per coloro che non riescono mai a trovare la fine del nastro adesivo. La prossima volta che strappate il nastro, semplicemente attaccate una di queste clip al bordo del nastro: poi ringrazierete per il consiglio.

Un altro uso insolito, ma molto pratico, è l’utilizzo delle clip per contrassegnare i calzini. Questo è particolarmente utile per coloro che hanno molte paia di calzini neri che sono difficili da distinguere. Per evitare di perdere tempo a determinare a quale paio appartiene ogni calzino dopo il lavaggio, basta fissarli insieme con una clip e gettarli tranquillamente nella lavatrice. Questo semplifica notevolmente la vita.

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Questa coppia ha già dimostrato più volte le proprie capacità di ballo! La kizomba nella loro esibizione non può lasciare indifferenti! Tanta tenerezza e passione in un solo video! È un piacere guardarli!

Nel mondo moderno esiste un’enorme varietà di direzioni di danza. Ma, senza dubbio, è la danza kizomba ad essere diventata recentemente la più popolare. La kizomba è già riuscita a guadagnare popolarità in molti paesi del mondo.

Questa tendenza di danza è nata in Angola, ma per molto tempo non è stata riconosciuta nei Paesi europei. Tuttavia, con il passare del tempo, tutto è cambiato. Attualmente, in tutto il mondo esistono scuole speciali che insegnano la kizomba. Veri professionisti sono pronti a insegnare questo tipo di danza a tutti coloro che sono realmente interessati. Si noti che la kizomba è uno dei balli che rivela pienamente l’intera gamma di sentimenti ed emozioni

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